mercoledì 26 ottobre 2016

FISHBOX REVOLUTION



Quando lo sfondo diventa protagonista. 
Per il restyling della loro casa i cou.cou.fish scelgono solo il top, scelgono Insunsit e TheColorSoup!




FISHBOX L - fondo in tessuto The Color Soup, pattern Insunsit - fish in lino

sabato 22 ottobre 2016

PANTONE 2016


Non è rose quartz, non è serenity, ma è fuor di dubbio: l'ispirazione è Pantone Color of the Year 2016.


sabato 15 ottobre 2016

COU.COU-LAMP #1


Eh, ma di giorno... di giorno ti ubriachi di sole, rifletti il cuore nel chiaroscuro delle nuvole, sciacqui i pensieri nelle trasparenze delle onde del mare, consegni la paura alla danza delle ombre delle foglie agitate dal vento


Eh, ma di notte... di notte racconti alle stelle i segreti custoditi nel fondo più profondo, tocchi con un dito l'infinità dei cieli, sogni il sogno di un amore sognato, ascolti la musica senza tempo del silenzio mio, tuo


Dalle tenebre la luce, dalla luce le tenebre
cou.cou-lamp: lampada da parete, lampada da tavolo, applique. Tutto in uno.






COU.COU-LAMP - Struttura in legno di pioppo dipinto, tagliato a laser presso Fab Lab Make in Nuoro secondo il motivo tradizionale giapponese asanoha - tetto e retro rivestiti in lino - cavo di alimentazione foderato in cotone - coucou e coucou baby entrambi in dotazione

venerdì 7 ottobre 2016

MORE IS BETTER!

In barba a ogni regime alimentare restrittivo, le fishbox ingrassano: tie'!


Carenze affettive curate con dosi massiccie di cioccolato alla nocciola e fette di sacher vergognosamente abbondanti = fishbox sovrappeso.


Ma, in fondo, chi se ne importa!
Se non fosse che il senso di colpa incombe e la forza degli stereotipi schiaccia anche il più inconformista degli animi.
Confortante compromesso: una mise nera bella attillata. tanto, si sa, il nero snellisce.


FISHBOX L - dimensione 30 x 15.5 cm - cornice handmade in legno naturale o dipinto a mano - pesci imbottiti realizzati con tessuti giapponesi - fondo rivestito in lino o taffetà



sabato 1 ottobre 2016

C'era una volta... : cronaca di un fine settimana da favola


Metti una città incantata baciata dal sole che tinge di rosa le pietre delle case, dove l’aria frizzante d’inizio autunno mescola al drin drin delle biciclette i nostalgici addii degli uccelli che non si rassegnano ad abbandonare quei dolci orizzonti.
Metti un antico palazzo, fiera dimora di nobili cavalieri e dame gentili, chiuso su un rigoroso cortile che ancora risuona del passo orgoglioso di artisti e studiosi di un tempo.
Metti una piccola donna, forte come un gigante, fantasiosa come una fata, dotata delle virtù di un re e del coraggio di un condottiero.
Metti una milizia arancio vestita pronta a soddisfare tutti i tuoi desideri e tutte le tue necessità prima ancora di essere in grado di sentirli.
Metti uno stuolo di belle teste, piene di idee fantastiche, esagerate, innovative, colorate; di mani forti o delicate, che sanno dare forma all’estro dell’arte; di barbe incorniciate da papillon svolazzanti; carte geografiche indossate con l’eleganza del gioiello prezioso; chiome ex rosa che di rosa è il cuore; pulzelle dagli occhi grandi; papaveri e pettirossi da vestire e sognare; designers-ceramisti, ceramisti-designers che si sporcano le mani (e, intendiamoci, son ben felici di farlo!); incastri al laser che fanno la ola alla tridimensionalità; cavoli fuori dall'ordinario, fuori dal coro, fuori, insomma; carte fatte a mano e rilegate con antica maestria che sfidano (e vincono) l'invadenza della modernità; galline che lasciano il segno (e che segno!); sedie, poltroncine, sgabelli per chi lo stile c'è l'ha dentro; ecocreazioni uscite dal paese delle meraviglie; sogni da stampare; baccelloni che creano dipendenza; pellami cuciti con l'essenzialità di chi non ha niente da aggiungere; tavole anatomiche leggere come un fiore di primavera, ché mica si prendono troppo sul serio; architetti origamisti; mongolfiere trattenute da una zavorra di stelle; bambini che giocano, corrono, saltano, sbocconcellano polpette che manco fossero lecca-lecca, costruiscono, colorano, attaccano, staccano, scattano foto (tanto la macchina fotografica se la costruiscono da soli!), strillano, ridono, chiacchierano, ridono, si rincorrono, ridono... perché Week Hand è una magia che rimane lì, dentro ai loro occhi.
Grazie grazie grazie e ancora grazie















foto CO-HIVE  e A. Giammaria
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