mercoledì 23 settembre 2015

La cartella del Capitano Flint


Dopo un'estate al sapore di valeriana e biancospino - che pure, sebbene assunti a dosi massicce, non hanno minimamente scalfito un'adamantina ansia parentale -, finalmente Cou.cou.ja è riuscita nella titanica impresa: nel mentre che la madre comprimeva il condotto lacrimale e tirava su col naso pretestando un'allergia mai sofferta e comunque fuori stagione, Toporagno, imperturbabile, varcava trionfalmente il portone della scuola elementare. 


Senza neppure accennare un bacio a fior di labbra all'indirizzo della madre, attonita e pure un pelino risentita.



Cartella modello "Capitano Flint"

lunedì 21 settembre 2015

Astronauti di domani


Chissà se a quest'ora su Marte,
su Mercurio o Nettuno,
qualcuno
in un banco di scuola
sta cercando la parola
che gli manca
per cominciare il tema
sulla pagina bianca.


E certo nel cielo di Orione,
dei Gemelli, del Leone,
un altro dimentica
nel calamaio
i segni d'interpunzione …
come faccio io.


Quasi Io sento
lo scricchiolio
di un pennino
in fondo al firmamento:
in un minuscolo puntino
nella Via Lattea
un minuscolo scolaretto
sul suo libro di storia
disegna un pupazzetto.


Lo sa che non sta bene,
e anch'io lo so:
ma rideremo insieme
quando lo incontrerò.
                          Gianni Rodari

Tablier d'école mod. "Cosmonauta"

martedì 1 settembre 2015

Il kit della felicità


Alle volte capita, negli intricati e impervi sentieri di facebook, di imbattersi in tesori inestimabili. Se poi è una cara amica a indicarti la via, davvero la scoperta non ha prezzo. Dunque, dunque, ecco le regole del gioco più bello del mondo.
INGREDIENTI:
- 1 barattolo;
- 1 (o più) matite, penne ecc. ecc.;
- bigliettini di carta q.b.;


PROCEDIMENTO:

dopo aver impastato energicamente il tempo speso in ufficio, frullato fino a produrne una crema spumosa le ore trascorse nello svolgimento di affannose incombenze, mantecato con una generosa dose di stanchezza pensieri fausti/infausti, rallegrarsi di essere arrivati vivi al termine della giornata; quindi, approfittando dell’attimo fugace che precede di una frazione di secondo l’imminente, inesorabile e, vivaddio!, meritatissima catalessi, scovare nei più remoti recessi del cuore quella piccola (va bene anche se infinitesimale) occasione di gioia che ha illuminato la giornata; servendosi dell’apposito strumento scrittorio, annotare velocemente il momento suindicato su appropriato supporto (biglietti di carta, come indicato alla sezione INGREDIENTI, o similia) e riporre lo stesso entro il contenitore; attendere con pazienza nuvole cariche di pioggia (metaforica e non), quindi aprire il recipiente ed estrarre una delle infinite pillole di felicità conservate nel tempo; leggere il contenuto del testo; scoprire che la vita è bella. Sempre. Comunque.
Evitiamo inutili sentimentalismi che rischierebbero di fare di cou.cou.ja un essere umano. Diciamo solo che l’efficacia della pratica suesposta appare fin dalla teoria oggettivamente inconfutabile.
Tanto vale sperimentarne da subito la pratica.
Per la mia amica neo-ottenne, il kit della felicità

Capitano, io salpo con te



Capitano, io salpo con te

e ti seguo per mari e per monti.
Capitano, m’imbarco con te
verso il farsi dei rossi tramonti.


Capitano, io parto ma ad un patto:
che ogni giorno sul far della sera
tu ti sieda accanto al mio letto
non importa se in bonaccia o in bufera.


Tu ti sieda e mi tenga la mano
e poi canti con la tua voce
la tua voce da Capitano
il terribile uragano sul guscio di una noce
lo spaventoso assalto dei quindici pirati
le novecento specie di pesci
e i porti dove li hai pescati
gli occhi dolci e tondi degli octopus
gli enormi abissi scuri dei Nautilus
le sirene irraggiungibili
e le alghe commestibili
il suono d’onda che riempie le conchiglie
le isole che offrono tesori e meraviglie
i mille mari che hai viaggiato
i molti fari che hai vegliato
fino alle imprese che coprono di gloria
i marinai con troppa memoria.


Capitano, io parto ad un patto:
che ogni sera accanto al mio letto
dopo un giorno di sconfitte o vittorie
tu mi sommerga
nel mare delle storie.

Chiara Carminati

Quadro tessile con barchetta origami oscillante in taffetá rosso

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